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Case Green, tutto quello che c'è da sapere sulla direttiva approvata dal Parlamento europeo


La direttiva 'Case green' dell'UE propone ambiziosi obiettivi per ridurre le emissioni e migliorare l'efficienza energetica nel settore edilizio
pubblicato il 10/4/2024




Con scadenze per edifici nuovi ed esistenti pubblici e privati, si mira a promuovere interventi come la sostituzione di infissi, l'installazione di tecnologie a basso impatto.



A marzo, il Parlamento europeo ha approvato la direttiva sulle 'Case green'. Lo scopo della direttiva è quello di ridurre progressivamente le emissioni di gas serra e i consumi energetici nel settore edilizio entro il 2030 per arrivare alla tanto agognata neutralità climatica entro il 2050. Ma cosa prevede? Andiamo con ordine.

Tutti i punti della direttiva 'Case green'

I nuovi edifici, si legge, dovranno essere a emissioni zero entro il 2030. Per gli edifici pubblici la scadenza è invece al 2028. Per quanto riguarda i vecchi edifici, almeno il 16% di quelli con le peggiori prestazioni andrà ristrutturato entro il 2030. Al 2033 la percentuale dovrà essere del 26%. Per le case residenziali, l'obiettivo è una riduzione del consumo energetico del 16% entro il 2030 e del 20-22% nel 2035. Il 55% della riduzione energetica dovrà essere raggiunto attraverso la ristrutturazione degli edifici con le prestazioni peggiori.

Gli interventi possibili per la ristrutturazione energetica

Quali sono gli interventi possibili? La sostituzione degli infissi tradizionali con quelli a taglio termico, capotto termico interno ed esterno, installazione di pompe di calore o caldaie a condensazione al posto degli impianti a gas tradizionali, sostituzione dei vecchi impianti di illuminazione, uso degli elettrodomestici più efficienti e, ovviamente, l'installazione di impianti fotovoltaici. Impianti che saranno obbligatori negli edifici pubblici nuovi. I Paesi europei, continua la direttiva, avranno poi tempo fino al 2040 per dire addio alle caldaie a combustibili fossili. Ma entro quando gli Stati dovranno adeguarsi alla direttiva? Ogni Paese avrà due anni di tempo per presentare a Bruxelles le loro tabelle di marcia e per indicare come intendono centrare gli obiettivi di efficientamento. Sarà compito di ogni Stato, quindi, attuare le strategie adeguate per conformarsi alla direttiva. Non sarà facile come ovvio, ma la direttiva sulle 'Case green' rappresenterà un passo significativo verso la lotta contro il cambiamento climatico e la promozione di un'edilizia più sostenibile in Europa.




Antonio Persici



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